Cerimonia degli auguri di fine anno
Martedì 22 dicembre 2009, aula magna dell’Università
Intervento del Rettore
Prof. Attilio Mastino
Autorità, colleghi, docenti, tecnici, amministrativi, bibliotecari, cari studenti,
l’appuntamento di oggi per la tradizionale cerimonia degli auguri segna un primo momento di riflessione, una pausa dopo 50 giorni vissuti intensamente. In queste settimane ci siamo sentiti veramente sostenuti dall’amicizia, dalla simpatia e dalla comprensione di tutti i colleghi e ci siamo sforzati di interpretare le attese e le speranze dell’intera comunità accademica. L’attenzione intorno alla nostra azione è cresciuta ed abbiamo avvertito il senso di una responsabilità davvero grande.
Il ruolo dell’Università cresce nel territorio, si è acquisita piena consapevolezza dei ritardi e delle disfunzioni accumulate nel tempo, abbiamo iniziato un percorso di definizione di obiettivi strategici e di programmazione che potrà portare alla nascita di una Università di eccellenza, profondamente radicata in Sardegna ma solida e capace si competere su uno scenario internazionale, con investimenti nelle tecnologie e nelle infrastrutture, nelle strutture edilizie, soprattutto nel capitale umano.
Il nuovo direttore amministrativo Guido Croci è stato scelto su una rosa di quasi 30 candidati: il 3 novembre ha preso servizio ed ha iniziato a confrontarsi con coraggio, competenza, serenità con un mondo nuovo. E’ stato nominato il nuovo Prorettore Laura Manca, la nuova Giunta composta da Lucia Giovanelli, Donatella Spano, Sergio Coda, Vanni Lobrano, Francesco Morandi, Giulio Rosati, che hanno iniziato a lavorare intensamente con una sorta di iperattività che lascia ben sperare: sono nati due sportelli virtuali, uno su innovazione regolamentare, affari legali, trasparenza ed un altro sull’innovazione manageriale. Sono stati nominati i delegati del Rettore che si sono subito gettati nella mischia e sono state rinnovate alcune commissioni, con una profonda revisione dell’intera governance, a partire dalla segreteria del Rettore, composta da uomini e donne giovani, fortemente motivati, che sentiamo amici veri. E’ stato quasi interamente rinnovato il Nucleo interno di valutazione ed è stato nominato il nuovo Collegio dei revisori dei conti presieduto dal dott. Guido Sechi. Sono state proposte le terne per rappresentare l’Ateneo nel Comitato di indirizzo della Fondazione Banco di Sardegna. Abbiamo avviato le procedure per la nomina del Garante degli studenti.
Il primo impegno è stato costituito dalla visita a tutti gli uffici, gli incontri con i segretari amministrativi, con i referenti della didattica, con i bibliotecari, con i rappresentanti della sicurezza, con i sindacati. Ci siamo presentati all’Università in Senato Accademico, nel Consiglio di Amministrazione, nel Consiglio studenti, nella Consulta, nella Conferenza dei Dipartimenti, nella Contrattazione collettiva.
E poi ci siamo confrontati nel territorio a Sassari, a Porto Torres, ad Alghero, ad Olbia, a Nuoro, a Oristano, ad Ittiri, su temi che vanno dal gasdotto italo algerino al futuro dell’industria in Sardegna, al mondo carcerario, alla condizione operaia.
Abbiamo promosso un calendario di incontri con le autorità, i magistrati, le forze dell’ordine, i Parlamentari ed i Consiglieri Regionali. Sono stati organizzati dibattiti d’intesa con la Banca d’Italia, il Consorzio industriale, la Scuola, la Sanità.
In questi 50 giorni si sono svolte tre riunioni del Senato Accademico, 5 del Consiglio di Amministrazione, 2 di Giunta, 3 di CRUI. Si sono effettuate visite ufficiali ai Consigli di Facoltà di Agraria, Scienze MM, Lettere, Lingue, Architettura e ad alcuni dipartimenti.
Abbiamo aperto con una prolusione l’anno accademico dell’Istituto Scienze Religiose. Abbiamo seguito le attività del Comitato pari opportunità. Siamo stati felici di essere invitati dai nostri studenti e dai goliardi per la liberatio e una discesa dei carruzzi non poco turbolenta.
E’ stato avviato un rapporto trasparente con gli organi di stampa. Abbiamo partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Cagliari ed abbiamo stretto una forte alleanza con il Rettore Giovannino Melis e con alcuni suoi delegati. Abbiamo rafforzato le relazioni con numerose altre Università italiane e straniere ed abbiamo ospitato intere delegazioni provenienti dalla Georgia, dall’Armenia, dalla Russia (San Pietroburgo), dalla Tunisia, dalla Spagna in particolare da Granada. L’Internazionalizzazione dell’Ateneo passa attraverso la recente adesione alla rete delle Università catalane, gli accordi con Università straniere, prima tra tutte quella egiziana di Kafrelsheikh, l’istituzione di posti di ricercatore a tempo determinato come quelli finanziati dall’Institut Ramon Llull di Barcellona, il riavvio del programma visiting.
Abbiamo effettuato il trasferimento del Rettorato nei nuovi locali dell’Estanco che oggi potrete visitare e che stiamo allestendo anche grazie alla generosità di tanti artisti.
L’ ufficio valutazione è passato in staff al Rettorato e si è trasferito in questo palazzo.
E’ in corso il trasferimento della direzione amministrativa, in locali più vicini al Rettore e speriamo a breve più accessibili con la messa in opera di un ascensore che renderà vivibile da tutti anche questa aula magna. Stiamo progettando la nuova sala del consiglio di amministrazione dell’Università in un’ala storica (seicentesca) dell’Estanco, con accesso attiguo all’Aula Milella Abbiamo presentato le nostre proposte al Soprintendente Gabriele Tola, perché intendiamo avviare i lavori per restituire alla città la torre tonda e riaprire l’intero palazzo di Porta Nuova ed alcuni edifici di Piazza Università, dove vorremmo far tornare gli studenti.
Domattina il Consiglio di amministrazione completerà le procedure per l’approvazione del conto consuntivo 2008 e per l’adozione del bilancio 2010 e di un primo schema di bilancio triennale, nel quale saranno precisate le linee strategiche, il sistema di documenti, la programmazione delle risorse, la politica delle dismissioni e delle ristrutturazioni. Abbiamo dovuto fronteggiare i tagli ministeriali e la riduzione dell’avanzo, con politiche di sviluppo e di crescita, senza comprimere esigenze reali.
Soprattutto abbiamo rapidamente esteso la rendicontazione europea per assegni, dottorati, scuole di specializzazione di area medica nell’ambito del FSE e del PON per oltre 10 milioni di euro. Lo strumento della programmazione finanziaria ha rappresentato in questi primi mesi un elemento in più per costruire momenti di dibattito, di crescita, di maturazione per tutti: sono coinvolti i professori, i ricercatori, il personale dell’Ateneo, gli studenti, che debbono sforzarsi sempre di più di fare il loro dovere e di compiere scelte professionali di crescita.
Il 12 novembre abbiamo firmato l’intesa con gli assessori regionali Baire e La Spisa sulla ripartizione del fondo unico dell’Università, visiting, rientro cervelli, premialità per il 2009 mettendo in campo risorse per circa 20 milioni di euro, comprese le somme consistenti per la mobilità ERASMUS. Abbiamo protestato per il taglio delle risorse per il secondo anno consecutivo alla Facoltà di Architettura di Alghero e per l’iniquità dei finanziamenti sulle sedi gemmate, per quanto sia stato lievemente incrementato il fondo della Facoltà di Economia per Olbia.
Abbiamo iniziato a costruire l’intesa triennale 2010-12 che raddoppia, grazie all’impegno del Presidente della Commissione Programmazione Maninchedda, le risorse disponibili e compensa i tagli ministeriali. Abbiamo avviato un rapporto con i Consorzi e con la Provincia di Nuoro, oggi rappresentata dall’Assessore Franca Carroni, che finanzia alla Facoltà di Agraria un posto di ricercatore a tempo determinato e alcuni tutors.
I due Rettori delle Università isolane hanno inviato una lettera aperta ai parlamentari, deputati e senatori intorno agli indicatori utilizzati dal Ministro Gelmini sulla ripartizione del Fondo di Funzionamento ordinario che hanno penalizzato le Università del Mezzogiorno e delle isole. L’iniziativa non è caduta nel vuoto e sono pervenute moltissime risposte a partire da quella del Sen. Francesco Cossiga che si è impegnato a trattare il tema dell’insularità e del federalismo solidale col Ministro Gelmini, sono stati presentarti emendamenti alla finanziaria sul tema dell’insularità ed è stato avviato un dibattito sul Disegno di legge di riforma dell’Università (Norme in materia di organizzazione delle Università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario).
Intervenendo alla CRUI tre giorni fa ho chiesto ai colleghi Rettori di superare le cautele tattiche e di voler guidare il dibattito critico su un progetto di legge che rappresenta un tentativo senza precedenti (speriamo non velleitario) di riformare in profondità l’Università italiana, ma utilizza strumenti inadeguati, senza mettere sul piatto nuove risorse: rischia di essere in discussione la struttura stessa degli Atenei, la sopravvivenza di Dipartimenti, Facoltà, linee di ricerca, reti di relazioni consolidate.
La razionalizzazione proposta comporta anche drastici tagli e pone gli Atenei italiani di fronte a scelte molto dolorose. L’ingresso dei privati nel Consiglio di Amministrazione, l’indebolimento del Senato Accademico, la diminuzione della rappresentanza studentesca, la scomparsa del PTA dagli organi accademici, l’impoverimento dei momenti di democrazia e di confronto, la precarizzazione dei
ricercatori non sono elementi positivi in un quadro caratterizzato dalla ricerca di una
efficienza che si dovrà comunque confrontare con la capacità di coinvolgimento delle
persone, con l’adozione partecipata degli obiettivi prioritari da raggiungere, con politiche di sussidiarietà e di integrazione che correggano il modello centralistico di base.
Intendiamo impegnarci per respingere le minacce all’autonomia universitaria checché ne pensi quella parte della CRUI che appare incapace di interpretare i sentimenti di chi opera dentro l’Università, anche perché il provvedimento rischia di essere fortemente penalizzante per le Università del Mezzogiorno e delle isole, colpite pesantemente già nel corso del 2009 da un taglio di risorse del FFO che non ha precedenti nella storia recente del Paese e che potrebbe rallentare l’entrata in servizio dei vincitori dei numerosi concorsi fin qui banditi. La riduzione delle risorse è una minaccia per il nostro Ateneo. Non ci sottraiamo alla valutazione e abbiamo richiesto la modifica di alcuni indicatori ministeriali, l’impianto di un sistema premiante, rigoroso, trasparente, condiviso e pubblicamente rendicontabile verso tutti i portatori di interesse, che consideri le specificità disciplinari ed i contesti territoriali in cui opera ciascuna università. Non si cambia senza investire. Occorre lavorare per reperire nuove risorse, nella prospettiva del Federalismo fiscale.
In Sardegna il compito dell’Università è cruciale per orientare le politiche di sviluppo dell’Isola valorizzando l’identità locale e contribuendo alla crescita delle strutture produttive nella nuova economia della conoscenza: si deve arrivare alla nascita di un sistema regionale integrato in sinergia tra i due Atenei, con un modello di università a rete aperta ad una dimensione internazionale. Occorre promuovere un confronto con le Istituzioni per definire strategie di sviluppo dell’Università e del territorio, basate sulla convergenza della programmazione. Sono necessari forti investimenti per un’adeguata dotazione infrastrutturale, la definizione di meccanismi competitivi ed un ripensamento delle modalità organizzative della tecnostruttura.
Sul piano della ricerca, voglio esprimere la nostra gioia per lo strepitoso risultato ottenuto a Perugia dall’Ateneo, primo in Italia nella Start Cup al termine delle Business Plan Competition cui hanno partecipato 38 università aderenti all’associazione PNI Cube: la coppa ed il premio di 60 mila euro sono stati assegnati all’idea progettuale Bioecopest di Luca Ruiu per la produzione di un biopesticida innovativo ed ecocompatibile efficace nel contenimento biologico di organismi nocivi alle piante, agli animali o all’uomo. Sono stati buoni i piazzamenti anche di Sensor Up di PierAndrea Serra per biosensori per il monitoraggio telemetrico e di Biofusion di Massimo Gessa per un sistema di autenticazione biometrica basato sul riconoscimento del volto e dell’impronta digitale per l’identificazione personale.
Comunicando qualche giorno fa i risultati della competizione nazionale alla riunione della Consulta regionale per la ricerca, ho ringraziato l’Assessore alla Programmazione per gli investimenti a favore del nostro Industrial Liaison Office, per i nostri Spin Off, per i Centri di Competenza, per i nostri progetti finanziati dalla legge regionale sulla ricerca. Abbiamo sollecitato il finanziamento di tutti i 630 progetti per giovani ricercatori idonei per borse di studio, la correzione di alcuni vincoli contrattuali e il reperimento di risorse per accogliere un numero più alto di progetti della ricerca di base presentati dai docenti universitari e dal CNR. Abbiamo lamentato il ritardo con il quale si procede a dare attuazione all’intesa con il Ministro Mussi per la valorizzazione e lo sviluppo del sistema universitario e della ricerca in
Sardegna che mette in campo 35 milioni dal MIUR e 25 dalla Regione.
Nell’ambito del Master and Back abbiamo ricevuto ben 93 richieste di attivazione di assegni di ricerca presso il nostro Ateneo. Stanno aumentando i brevetti registrati e si stanno integrando le risorse per la Biblioteca scientifica regionale, per le nostre Biblioteche e per le risorse elettroniche.
Siamo inseriti nel progetto Innovare per lo sviluppo della rete regionale per l’innovazione. Abbiamo mobilitato il delegato Nicola Glorioso a lavorare sul pacchetto di proposte dell’Ateneo per piattaforme e infrastrutture tecnologiche, un tema che rimane assolutamente prioritario, come testimonia il disagio recentissimo dei dottorandi di Chimica per la Risonanza Magnetica.
Abbiamo attribuito le risorse, un milione di euro, per il Fondo di Ateneo per la ricerca dell’ex 60%, leva che ci consentirà di aggiornare il quadro dei progetti di ricerca di base in corso e di avviare processi di valutazione attraverso la nuova anagrafe.
Abbiamo proposto alla Consulta deliberare sulla nascita dell’Orto Botanico e del Museo Scientifico.
Il capitolo dell’Edilizia è particolarmente impegnativo. Come è noto sono in corso numerosi cantieri, per la sistemazione delle aree esterne dei laboratori della Facoltà di Farmacia a Monserrato, per l’ampliamento degli Istituti di Igiene e Medicina Preventiva e di Patologia Medica, per il Centro Linguistico in Via Zanfarino, che verrà potenziato notevolmente nella nuova sede. Si è già accantierata l’impresa che deve realizzare un impianto di Cogenerazione di energia e calore nell’area di “Piandanna”; stiamo riprendendo i lavori per ultimare l’edificio di Via Rockfeller che ospiterà tra qualche mese il Centro Elaborazione dati e la tipografia dell’Università. Completeremo rapidamente il nuovo reparto di Malattie infettive e abbiamo avviato il risanamento del V piano del Clemente per la degenza della Chirurgia.
Il direttore Amministrativo e l’ing. Loddo hanno preso accordi con il Ministero per riconfermare e rimodulare i finanziamenti concessi a suo tempo dal Ministro Berlinguer per i quali è in corso un mutuo da 25 miloni di euro a carico del Miur. Di conseguenza partiranno a breve i lavori di ristrutturazione e sopraelevazione degli Istituti di Clinica Neurologica e di Scienze Radiologiche in Viale San Pietro. Il Consiglio di Amministrazione sta sbloccando il finanziamento per i Lavori di costruzione delle nuove aule e della Biblioteca della Facoltà di Agraria. Con fondi regionali stiamo rivedendo il progetto del nuovo Ospedale veterinario per una spesa di 8,5 milioni di Euro, secondo le indicazioni date dalla Facoltà anche nella riunione di ieri.
Per il futuro vogliamo attuare un nuovo modello operativo di gestione delle opere pubbliche basato sulla pianificazione e sul monitoraggio, partendo dall'analisi delle esigenze e dei bisogni da soddisfare, delle compatibilità e della conformità rispetto alle risorse. In tale ottica predisporremo un Programma triennale dei lavori ed il suo aggiornamento annuale.
Le principali opere da realizzare sono le seguenti:
- Il completamento del Polo Bionaturalistico di Piandanna per il quale abbiamo a disposizione ora 8,2 milioni di Euro per la realizzazione di un secondo lotto funzionale, sui fondi della Cassa depositi e prestiti specificamente per il Dipartimento di scienze fisiologiche; ulteriori risorse saranno assegnate per il Dipartimento di zoologia ed il Dipartimento di Scienze biomediche;
- il rapido trasferimento nel quadrilatero della Facoltà di Economia con un primo investimento in via Muroni di 540.000 Euro
- il completamento delle Facoltà di Lettere e Lingue con la acquisizione dell’Istituto dei ciechi e col conseguente restauro, nell’ambito delle compatibilità finanziarie. Voglio ringraziare l’amministrazione comunale per aver concesso – su impulso del nostro Preside Aldo Morace - la riduzione del 10% sul prezzo di vendita e per aver preso l’impegno di liberare rapidamente l’edificio, che consentirà all’Ateneo di dismettere altri appartamenti attualmente locati.
- Il trasferimento nel polo di Monserrato della Facoltà di Farmacia che risulta propedeutico alla compiuta definizione del polo giuridico economico del Quadrilatero.
- Le opere di adeguamento necessarie agli edifici della Facoltà di Medicina e Chirurgia destinati alla didattica alla ricerca e all’assistenza, Procederemo all’aggiornamento dell’inventario dei beni immobili ed all’informatizzazione dei dati. Attueremo una politica di dismissione di immobili in locazione o improduttivi, con la contemporanea ristrutturazione e utilizzo degli immobili inutilizzati di proprietà, come l’ex brefotrofio o il parcheggio di viale Italia.
Definiremo un piano per l’adeguamento normativo e l’abbattimento delle barriere architettoniche degli edifici universitari.
Approveremo un piano per il contenimento dei costi di gestione e manutenzione degli edifici, passando ad una manutenzione programmata. Adotteremo procedure finalizzate al contenimento dei costi delle utenze elettriche, mediante ricorso al mercato dell’energia ed una politica di certificazione energetica degli edifici con utilizzo di sistemi fotovoltaici o solare termico.
Discuteremo un piano delle aree verdi, ludiche e sportive, realizzeremo all’interno dei poli universitari zone attrezzate con prati e giardini al fine di costruire un’idea di campus universitari urbani.
Sta lavorando la commissione preseduta dal prof. Sergio Coda per proporre alla Regione la rimodulazione fondi FAS anche se debbo purtroppo denunciare la precarietà delle risorse e le minacce che si profilano sul finanziamento di 120 milioni per le due Università della Sardegna, per le sedi decentrate e i finanziamenti per la
Facoltà di Medicina.
Abbiamo istituito l’albo dei professionisti cui affidare incarichi di progettazione e collaudo fino a 100 mila euro.
Viene potenziato non solo sotto il profilo edilizio il Centro Linguistico e si conferma l’intero pacchetto delle collaborazioni studentesche
In materia di medicina universitaria è ancora aperta la vicenda della nomina del Commissario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria. Deve essere chiaro che l’Università nell’incontro del 28 dicembre chiederà al Presidente Cappellacci che l’intesa non sia limitata al nome di Gianni Cavalieri, una persona di qualità che apprezziamo e stimiamo come amico. Intendiamo trattare temi cruciali e porre punti irrinunciabili quali quelli del rapporto tra AOU e Ospedale SS. Annunziata, i nuovi progetti edilizi, il numero di posti di degenza, gli investimenti in attrezzature e impianti tecnologici, l’attivazione dell’organo di indirizzo, l’approvazione dell’atto aziendale, l’applicazione del Decreto legislativo 517 sulle indennità dovute al personale, l’aggiornamento del protocollo d’intesa con la Regione. Voglio approfittare dell’occasione per confermare i sentimenti di stima e di amicizia che mi legano al Preside Giuseppe Madeddu, al delegato Giulio Rosati, a tutti i docenti di una Facoltà che ha un ruolo fondamentale da svolgere per difendere la salute dei cittadini; mi metto al loro fianco per avviare un processo di sviluppo di un’assistenza di alta specializzazione, di una formazione e di una ricerca sanitaria di eccellenza.
Mentirei se dicessi che siamo soddisfatti dei risultati raggiunti dall’Ateneo in questi 50 giorni: basterebbe a ricordarcelo la recente ripetuta interruzione dei servizi di posta elettronica, i periclitanti collegamenti Internet, i disagi per alcuni servizi di Ateneo non efficienti, la condizione di disagio di alcuni ricercatori, primi tra tutti i microbiologi, i ginecologi, gli ostetrici. Anche per la Presidenza dell’ERSU dopo 8 mesi di vacatio siamo assolutamente delusi.
I prossimi mesi saranno allora cruciali per avviare nuove politiche per il personale attraverso un articolato programma di aggiornamento e di formazione, nuovi servizi per gli studenti, iniziative per il miglioramento della didattica e per la certificazione corretta dalla produttività, ad iniziare dalla registrazione on line degli esami. E poi il tema della mobilità internazionale, la verifica periodica della produttività e della qualità del sistema formativo, con nuovi strumenti di autovalutazione e soprattutto con un impegno rinnovato di docenti e studenti.
Verranno sostenute forme di premialità ad iniziare dalla rapida consegna dei computer portatili per gli studenti più meritevoli.
In questo quadro ci confronteremo a gennaio con gli ordini professionali, le scuole, il territorio per progettare un’offerta didattica sostenibile e integrata.
Chiederemo la riunione del Comitato regionale di coordinamento. Un grande impegno sarà profuso per migliorare i già buoni risultati ottenuti per quanto riguarda i programmi di mobilità studentesca, che rappresentano una occasione di crescita culturale per gli studenti e insieme migliorano la valutazione da parte del Ministero.
Già in queste prime settimane, con il concorso degli uffici preposti e del Comitato Erasmus di Ateneo (che è stato rafforzato dalla presenza dei rappresentanti degli studenti), il lavoro del delegato Erasmus è stato volto ad impostare una nuova politica di sviluppo, che dovrà vedere un coinvolgimento attivo e costante da parte di tutte le strutture didattiche e di ricerca con il fine di facilitare la mobilità dei nostri studenti.
In questa ottica stiamo promuovendo a partire dal 15 febbraio una nuova rinnovata edizione della manifestazione Studiare a Sassari, per un orientamento più consapevole ed un diretto collegamento delle Facoltà con il mondo della scuola.
Voglio annunciare il proposito di organizzare nelle prossime settimane un Convegno Nazionale voluto da Antonello Masia sul disegno di legge Gelmini, mentre avvieremo una riflessione sul consorzio Unitel Sardegna.
Ricontratteremo il rapporto con Porto Conte ricerche e più in generale sosterremo il rilancio delle relazioni con Sardegna Ricerche, CNR, Soprintendenze.
Programmeremo una fase nuova europea delle Scuole di dottorato.
Arriveremo ugualmente nelle prossime settimane ad una revisione di alcuni regolamenti e all’approvazione del codice etico
Ci impegniamo a predisporre la pianta organica e ad assumere per concorso un gruppo di nuovi dirigenti. Penseremo alla riorganizzazione delle segreterie studenti.
Con la preziosa collaborazione delle organizzazioni sindacali, cureremo il riassetto organizzativo dell’Ateneo in particolare dell’Ufficio ricerca potenziato con nuove professionalità. Una sessione del Consiglio di amministrazione sarà dedicata alle prese di servizio a conclusione delle procedure di valutazione comparativa dei docenti e alla possibilità di turn over in rapporto ai punti organico.
Presenteremo la monumentale edizione del volume sulla storia dell’Università curata da Antonello Mattone
Nascerà un sistema di valutazione della ricerca dei singoli studiosi, dei dipartimenti, dei centri interdisciplinari e attribuiremo le dotazioni ai Centri autonomi con quote premiali.
Il Rettore dell’Università di Cagliari ci propone di associarci per la nascita di un Centro regionale di formazione per manager, mentre dalla Soprintendenza archeologica arriva la proposta della nascita del Centro interuniversitario di formazione per restauratori. Verrà finanziato dalla Regione Sardegna il Centro di eccellenza e di alta formazione per l’archeologia subacquea, così come il Centro di competenza sulle tecnologie dei beni culturali.
L’inaugurazione dell’anno accademico verrà fissata per il mese di ottobre 2010 ed apriremo così l’anno celebrativo dei 450 anni di vita dell’Ateneo.
Assumendo il gravoso ruolo di Rettore di questa nostra storica Università, un mese e mezzo fa avevo preso l’impegno di spendere tutto me stesso per raggiungere obiettivi alti e per lavorare nell’interesse dell’istituzione che intendo rappresentare con determinazione e spirito di servizio. Oggi rinnovo questo impegno, confortato dal coinvolgimento di tanti altri attori, di tanti colleghi che hanno deciso di spendersi in una grande avventura di crescita e di solidarietà.
Allora veramente voglio rivolgermi a ciascuno di voi per formulare i miei auguri guardando alla Terrasanta, dove un gruppo di colleghi guidati da Vanni Lobrano replica in questi giorni l’incontro interculturale dell’anno scorso, ai piedi del muro che separa Betlemme da Gerusalemme. Un anno fa mi aveva colpito la manifestazione dei giovani palestinesi per la pace, la voglia forte di ricominciare a vivere, il desiderio di superare i conflitti e le guerre.
Allora auguri a tutti noi per le prossime Festività e per un vero Natale pieno di serenità e di gioia, per un anno nuovo magico luminoso e ricco di cose che contano davvero, di emozioni, di sogni e di speranze.
Auguri a ciascuno di voi, alla grande famiglia dell’Università, alla città di Sassari ed a tutta la Sardegna. Il nuovo anno sia veramente un anno di svolta, positivo, ricco di salute, senza una lacrima, con tanti momenti di gioia e di felicità.
venerdì 25 dicembre 2009
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