venerdì 8 maggio 2009

Presentazione Blog

Un Ateneo europeo proiettato anche nel Mediterraneo, di qualità, capace di misurarsi in un confronto internazionale ma fortemente radicato in una Sardegna che non tradisca la propria originale identità.

Per costruire il futuro del nostro Ateneo dobbiamo partire dal valore di un patrimonio storico, fatto di strutture, di persone, di rapporti internazionali, di sinergie col territorio: nella sua complessità e nella sua ricchezza di contenuti umani e scientifici. Intendiamo adottare un nuovo punto di vista e progettare un’Università nuova, capace di misurarsi in un confronto internazionale, presidio fondamentale del sistema democratico, impegnata a trasformarsi nel motore dello sviluppo. . E’ necessario un forte impegno di innovazione e di modernizzazione, un deciso cambiamento di fronte alle minacce che si profilano all’orizzonte, accelerando gli interventi, con una forte spinta riformista, dando spazio ai giovani, alle donne, a tutti coloro che abbiano talento, valorizzando le competenze di ciascuno ed il merito, attraverso la valutazione dei risultati.

Non sono ammissibili ritardi e dobbiamo perseguire coraggiose politiche di sviluppo, di innovazione, di razionalizzazione, con una nuova governance, un nuovo modello organizzativo fondato sul rispetto per le persone, con consistenti investimenti sul piano delle strutture e dei servizi.

Questo programma guarda con speranza e con serenità al futuro, in una prospettiva operativa, indicando obiettivi, priorità, strumenti e, dove possibile, risorse disponibili.


Attilio Mastino

12 commenti:

  1. "politiche di sviluppo, di innovazione..."... innovazione, una parola spesso abusata.
    L'Università è spesso in ritardo rispetto ad una società in continua trasformazione. Basta pensare ad alcune facoltà sarde e non solo.

    Un abbraccio.

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  2. Complimenti per la qualità grafica del sito, la rapidità di consultazione e la moderna impostazione delle pagine, decisamente elegante e piacevole da visitare. OTTIMO LAVORO!!

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  3. Caro Attilio,
    sono lieto di essermi iscritto come tuo "primo sostenitore".
    Bruno

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  4. Aspetto dei post sulle ultime cose scritte sui giornali locali. Leggasi: Gheddafi, Maida, ecc.
    Un universitario ansioso.

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  5. Preferisco discutere del programma, invece che del passato (Maida) e delle eventuali lauree ad honorem: credo che sia più utile per il futuro dell'università.
    Il programma è assai ampio ma, come in quelli delle elezioni politiche, dà modo agli elettori di consultare anche solo singole parti per loro più interessanti.
    Attirerei dunque l'attenzione del candidato Attilio Mastino e dei lettori sul punto 18 (risorse umane e reclutamento): è giustissima secondo me la riduzione (speriamo davvero forte, come leggo nel programma) del biennio aggiuntivo per chi abbia già 35 o 40 anni di contributi e 70 anni di età. Si consideri che molti dei giovani non arriveranno nemmeno al traguardo dei 35 anni di contributi: comprendo dunque chi si è alterato per i recenti accadimenti che hanno riguardato il Rettore Maida, ma il programma è chiaro su questo punto e non credo si debba dire di più, se non che sapevo di una legge dello stato (Art. 2, comma 434, legge 24 dic. 2007, n. 244) che prevede l'eliminazione del fuori ruolo per i docenti a partire dal 2010, con la concessione di un solo anno a chi faccia domanda nel 2009: sono male informato?
    Vorrei anche sottolineare, in merito al reclutamento, come il MIUR stia indirizzandosi verso le abilitazioni nazionali, non solo dei professori ma anche dei ricercatori, per i quali le liste saranno aperte; oltre ad un'accorta politica sui concorsi, indicata nel programma, gradirei conoscere il parere del candidato sulla possibilità, che sarà data in un prossimo futuro alle università, di attingere a queste liste, in base alle specifiche esigenze didattiche e di ricerca degli atenei: come Rettore lei sarebbe favorevole a questa linea?

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  6. Caro Attilio,
    ho raggiunto con affetto e entusiasmo il gruppo dei tuoi sostenitori esterni, non solo per amicizia (ma anche quella è frutto delle tue qualità di intellettuale...), ma anche e soprattutto, in questa circostanza della tua candidatura al Rettorato dell'Università di Sassari, perché penso, dall'esterno e dall'estero (ma la Corsica non può considerarsi "estero", fosse solo per la vicinanza geografica che nessuna altra terra ha con la Sardegna!) che sei la persona giusta per la carica giusta e al momento giusto.
    La persona giusta perché questa università deve a te gran parte della sua notorietà e della sua crescita degli ultimi trent'anni, nella funzione di Vice Rettore ma anche per la tua instancabile attività mediterranea, sapendo coalizzare e motivare colleghi, proprio da tutto il Mediterraneo e oltre, con l'Africa romana, i suoi congressi regolari, le migliaia di pagine pubblicate, le centinaia di colleghi ceh hanno scoperto la Sardegna e l?università di Sassari. Da ex Rettore ex Decano e Ordinario nel Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, da ex Presidente dell'Unione Internazionale degli istituti di Archeologia, Storia e Storia dell'Arte di Roma, da Directeur de Recherche nel CNRS, enll'Université de Provence, ho avuto infinite occasioni di collaborare con te. Citerò per ultimo il Groupement de Recherche Européen del C.N.R.S. che coordino, e che con te e l'Università di Sassari opera, assieme a 15 altri atenei mediterranei nelle grandi isole del Mediterraneo (da Cipro alle Baleari), nel quale tu e la tua Università, il Dipartimento di Storia e i suoi docenti e ricercatori hanno un ruolo di primo piano. Auguro pertanto all'Università di Sassari che tu la possa guidare, assicurandoti, per quanto mi riguarda, la promessa di un impegno immutato nelle comuni azioni mediterranee avviate da tempo.
    Philippe Pergola

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  7. Attilio Mastino può garantire un'internalizzazione di cui l'Università di Sassari ha bisogno e che senza dubbio merita per la sua qualità e la sua privilegiata situazione geografica nel Mediterraneo

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  8. Ho appreso con soddisfazione della sua lettera al preside di Giurispudenza perché vi sia un ripensamento circa la discutibilissima propensione ad assegnare la laurea ad honorem a Mohammar Gheddafi.
    Le sue parole mi confermano nella stima che ho per lei. Sarà un eccellente rettore!

    Francesco Obinu

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  9. Risposta all’anonimo del 21 maggio 2006
    Caro anonimo,
    credo che la via delle abilitazioni nazionali sia segnata e che sarà necessario formare possibili prospetti per questa nuova forma di concorso: dunque la mia prima preoccupazione, se sarò eletto rettore, sarà quella di creare i presupposti perché questo possa avvenire. D’altra parte tra i nostri “doveri” oltre alla didattica e alla ricerca c’è la trasmissione del sapere intesa sia come portare conoscenza agli studenti di tutti i livelli, sia anche e forse ancor di più come trasmissione del nostro patrimonio culturale a chi dovrà continuare il lavoro, le ricerche, i progetti iniziati.
    Sull’ultima domanda credo che nel programma ci sia una risposta implicita e chiara: se vogliamo creare un’università che fondi la propria forza anche sul confronto e sul dialogo internazionale, dobbiamo avere gli occhi aperti a 360° per poter offrire ad abilitati che riteniamo particolarmente utili per la nostra istituzione e per i suoi progetti la possibilità di stabilirsi nel nord Sardegna.
    Dunque formazione del possibile futuro personale e guardarsi bene attorno sono per me primari per il reclutamento: ciò però a condizione che queste forma di reclutamento siano parte di un progetto chiaro e ampio delle facoltà che lo propongono, un progetto che deve riguardare sia la didattica che la ricerca.
    Attilio Mastino

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  10. Ho notato che la risposta all'anonimo del 21 maggio ha riguardato solo la seconda parte della lettera: la prima domanda è stata completamente elusa. Riguardava una legge dello stato che riduce, per poi eliminarlo definitivamente, il fuori ruolo, legge che anch'io conosco e della quale vorrei anch'io sapere qualcosa di più da chi si candida a guidare l'Università. Perché di certi temi non è possibile parlare? Il confronto e il dialogo, qui auspicati, non dovrebbero comprendere anche questi argomenti?

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  11. Carissimo,
    pensavo superfluo rispondere perché c'è un evidente fraintendimento. La legge finanziaria del 2007 ed il comma che tu citi riguarda il fuori ruolo dei professori universitari, ridotto ad un anno ed ora definitivamente abolito. Il Rettore non può godere di questo anno aggiuntivo.
    Viceversa il Senato Accademico, sulla base di criteri che mi farebbe piacere discutere, ha espresso parere favorevole per la concessione al prof. Maida di quel biennio aggiuntivo oltre i limiti di età assegnato a dipendenti pubblici solo in caso di evidentissime esigenze di funzionalità dell'amministrazione in forza della legge 6 agosto 2008 n. 133. Nel mio programma peraltro ho già spiegato che tale eccezione alla norma deve essere in futuro assai limitata.
    Come immagini sono un po' di corsa: se vogliamo parlarne più in dettaglio indicando anche i criteri adottati dal Senato, sono disponbibile da domani.
    Un caro saluto
    Attilio Mastino

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