L’Università di Sassari nella riunione della Consulta Regionale della ricerca del 21 luglio 2009
Sotto la presidenza dell’Assessore Giorgio La Spisa e del Direttore del Centro Regionale Programmazione Gianluca Cadeddu, si è svolta una seduta della Consulta Regionale per la ricerca per definire le linee strategiche della ricerca in vista dell’elaborazione del Programma Regionale di sviluppo per gli anni 2009-14. Il PRS avrà come visione strategica i temi della partecipazione e
della sussidiarietà con riferimento all’impresa, alla cultura, al territorio, con attenzione alla persona.
Temi prevalenti sono quelli, per l’impresa, della semplificazione, dell’innovazione, della formazione, dell’accesso al credito, dei nuovi incentivi. Per la cultura l’enfasi viene posta sull’educazione, sul lavoro, sull’identità, sulla coesione e solidarietà, sull’equità. Per il territorio i
temi sono quelli della pianificazione strategica, delle intese Regione-Provincia, della gestione del
territorio, dei PIA e della Progettazione integrata. Tra le ipotesi delle strategie di governo: la riforma delle istituzioni nella sussidiarietà, le risorse umane (un migliore sistema della conoscenza); più lavoro nel mercato; sviluppo delle reti infrastrutturali, la tutela della ricchezza ambientale, lo sviluppo locale, la promozione del patrimonio identitario e della cultura, i servizi per il benessere.
Il PRS sarà articolato in 5 punti:
1- la visione del nostro futuro
2- il quadro socio economico
3- il collegamento e coordinamento con la programmazione già in atto
4- le strategie
5- lo schema finanziario.
L’Assessore ha presentato le linee del documento ed ha invitato la Consulta a raccogliere indicazioni per la stesura del Piano Regionale per la ricerca scientifica ed l’innovazione tecnologica, previsto dall’art. 14 della legge regionale n. 7 del 7 agosto 2007: il piano sarà un’articolazione del PRS per la intera durata della nuova legislatura e sarà approvato entro il mese di settembre. Le risorse disponibili saranno consistenti e risponderanno agli obiettivi strategici definiti dalla Consulta e dalla Giunta Regionale nel quadro della strategia di Lisbona, con una sottolineatura sui temi della formazione e del capitale umano: scuola, formazione professionale, università e ricerca.
Le somme a disposizione al momento sono (per il 2009) i 24 milioni della legge regionale sulla
ricerca, i 183 milioni del FESR e i 100 milioni del FSE.
Nel suo intervento il prof. Attilio Mastino ha segnalato l’esigenza di chiarire la reale disponibilità
dei circa 70 milioni di euro del protocollo d’intesa MIUR-RAS-Università della Sardegna firmato il 2 maggio 2008 dal Ministro Mussi, dal Presidente Soru, dai Rettori Mistretta e Maida. Ha inoltre chiesto che attraverso le risorse disponibili, anche allo scopo di combattere la crisi, si estenda rapidamente l’intervento regionale ai seguenti settori:
- Rete Regionale per l’innovazione
- Biblioteca scientifica regionale
- Spin-off
- Brevettazione
- premialità
- ILONET e trasferimento tecnologico (Start Cup, PNICup)
- Centri di competenza
- Master and back
- Finanziamento della ricerca di base attraverso il cofinanziamento dei FIRB, dei PRIN, del
FAR ex 60%
- Alta formazione
- Borse di studio per le Scuole di dottorato
- Borse di ricerca per giovani ricercatori (per aumentare il numero degli assegnatari rispetto ai
350 originariamente previsti)
- Progetti di ricerca regionali (anche qui per aumentare il numero dei progetti finanziati tra
quelli che saranno valutati positivamente)
- Anagrafe della ricerca dell’intero Sistema regionale della ricerca
- Valutazione di tutte le attività di ricerca svolte anche presso CNR e il Sistema regionale
della ricerca
- Impegno a riequilibrare il Sistema regionale della ricerca con investimenti nella Sardegna
settentrionale ed in particolare a Porto Conte Ricerche, nell’Università, nella Sanità
- Impegno a finanziare le infrastrutture della ricerca e le piattaforme tecnologiche
- Impegno a finanziare le strutture e il completamento edilizio (Facoltà di Agraria e Medicina
Veterinaria, Polo bionaturalistico, spazi dell’ex Estanco per attività congressuali e di ricerca,
ecc.)
Il prof. Mastino a inoltre segnalato l’interesse dell’Università per arricchire il quadro delle
tematiche fin qui individuate come prioritarie: ICT, biotecnologie, Energia, Agroalimentare,
materiali tradizionali.
Ha ricordato che è scaduta l’intesa Università-Regione per la spendita del fondo unico per le
università (ridotto nel bilancio degli ultimi anni da 15 a 12 milioni) previsto dalla legge regionale
dell’8 luglio 1996 n. 26 che regola i rapporti tra Regione e Università. Occorre procedere rapidamente a rendere disponibili i fondi che l’Università destina per visiting professors, premi di produttività, FAR, biblioteche, edilizia, ecc. Ha ricordato che occorre riunire i Comitati tecnici
d’area previsti dalla Legge Regionale n. 7/2007 in vista della definizione del Piano Regionale per la ricerca scientifica ed l’innovazione tecnologica.
Ha infine sollecitato la Regione a dare esecuzione al Piano Operativo 2009 del FSE 2007-2013
predisposto dall’Assessorato Regionale al Lavoro, che prevedeva una serie di bandi (al momento in forte ritardo) di forte interesse dell’Università tra i quali:
Asse I Adattabilità: Interventi a favore della formazione continua
Asse II Occupabilità
Asse III Inclusione sociale
Asse IV Capitale umano
h.1.1 Accordi Scuole-Università-Enti Locali (1,8 milioni)
h.2.1. Rinnovamento della didattica (3 milioni)
h.3.1 Riqualificazione didattica con l’utilizzo delle tecnologie (lavagne elettroniche, software per
l’apprendimento, risorse di rete (5,4 milioni)
h.3.2 Metodologie e-learning e FAD (3 milioni)
h.4.1 Valutazione e miglioramento delle competenze e conoscenze nel sistema scolastico reg.le (7
milioni)
h.5.1 Creazione di reti per facilitare l’incontro tra il sistema dell’istruzione superiore e le università
(4,8 milioni)
h.5.2 azioni di orientamento per studenti e famiglie 81,2 milioni)
h.5.3 Creazione di reti per facilitare l’incontro tra il sistema formativo e i settori strategici
dell’economia sarda (1,2 milioni)
i.1.1. Progetti pilota prolungamento vita attiva della popolazione (3 milioni)
i.2.1 Orientamento sulle opportunità formative prolungamento vita attiva (1,2 milioni)
i.3.1 percorsi di formazione master and back (65 milioni più 25 milioni, più 7 milioni per tirocini)
l.1.1 potenziamento dell’azione di ricerca nelle Università per trasferimento tecnologico alle
imprese (3 milioni)
l.1.2 Azioni di sistema per l’individuazione dei fabbisogni,, per l’infornazione e l’orientamento (2,4
milioni)
l.2.1 orientamento (2,4 milioni)
l.3.1 azioni di potenziamento del capitale umano nella ricerca e nell’innovazione (ICT,
biotecnologie, energia, agroalimentare, materiali tradizionali) attraverso percorsi di rientro (49
milioni)
l.3.1 Favorire l’applicazione della ricerca industriale e precompetitiva in settori di potenziale
eccellenza (12 milioni, più 20 milioni, più 10 milioni, più 7 milioni per borse di dottorato)
l.4.2 Centri Linguistici di Ateneo (7 milioni)
l.4.3 Laboratori per il potenziamento delle competenze (13,8 milioni)
l.4.4 Azioni per il potenziamento arte e creatività (9 milioni)
Asse V Transnazionalità e interregionalità
Asse VI assistenza tecnica
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